-Quando ti sei avvicinata al calcio, hai capito subito di voler diventare portiere?
“Il calcio è una mia passione da sempre. Fin da quando ero piccola, alle prime partitelle ai giardini contro altri bambini, sceglievo di fare il portiere. Questo ruolo l’ho sempre sentito mio, e a 7 anni, quando ho iniziato a giocare, ho cominciato con questo e non l’ho più lasciato.”
-Quale è stato il momento piè emozionante della tua carriera calcistica?
“La vittoria del Torneo delle Regioni è stata una grande soddisfazione, essendo stata la prima conquista dopo l’infortunio al crociato che ho subito. Tutto il percorso con il Pontedera è molto importante, dal passaggio dalla C Interregionale alla C, fino all’esordio in Serie B di quest’anno. Ancora i risultati devono arrivare, ma l’esperienza in questa nuova categoria è molto stimolante.”
-La passione per il calcio è di famiglia. Come è condividere il terreno di gioco con tua sorella Alice?
“La presenza di Alice è da sempre molto significativa per me. Sono stati pochi gli anni in cui siamo state divise: siamo in grado di dare molto anche da sole, ma è insieme che riusciamo a dare il massimo. Ci sproniamo a vicenda a migliorare, rivolgendosi l’un l’altra in modo molto onesto e obbiettivo. Il forte rapporto che ci lega, ci permette di capirci con un solo sguardo, fuori e dentro il campo. È bello avere un volto familiare così a stretto contatto, sia nelle giornate più buie, che nelle vittorie, come quella di domenica 8 contro l’Orobica. Il nostro abbraccio, dopo la prima vittoria in serie B, ha reso questo momento ancora più speciale.”
–A proposito di primi punti conquistati in Serie B, che futuro ti aspetti per la squadra?
“Siamo ancora inesperte nella categoria, con i mezzi che abbiamo stiamo facendo abbastanza bene. La vittoria contro l’Orobica è stata fondamentale, anche per l’umore del gruppo. Nonostante riusciamo a rimanere positive anche quando i risultati desiderati non arrivano, questi tre punti ci hanno dato la spinta a crederci fino in fondo. L’obbiettivo è la salvezza.”
-A quale grande campione/campionessa vorresti parare un rigore?
“Nel panorama maschile sicuramente a Ibrahimovic, nel femminile mi piacerebbe fermare il pallone d’oro Megan Rapinoe.”
Intervista realizzata da Valentina Ulivieri