Stefano Bernardeschi, il Fornaio di Lari, ha vinto la medaglia di bronzo nel concorso “Miglior Dolce d’Italia”

Stefano Bernardeschi, il Fornaio di Lari, storico collaboratore dell’U.S Citta di Pontedera, alla quale fornisce i prodotti per allestire una parte dell’area Hospitality, ha vinto la medaglia di bronzo nel concorso “Miglior Dolce d’Italia”. A Stefano vanno le congratulazioni da parte di tutta la società, che è orgogliosa di collaborare con lui e con la sua azienda.

“Ai piedi del Castello c’è un pasticciere che sforna una Colomba di… bronzo. Lui si chiama Stefano Bernardeschi, ed è riuscito a prendere… per la gola anche la giuria del concorso “I Migliori dolci Italiani 2019″, che si è svolto a Marina di Carrara, indetto dalla Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc): una kermesse all’insegna della dolcezza e dell’arte della pasticceria durante i quali i concorrenti hanno dato il meglio di sé cimentandosi in quattro diverse specialità: pralina, gelato al cucchiaio, monoporzione e, appunto, colomba. Ed è proprio in quest’ultima specialità che Stefano è riuscito a salire sul gradino più basso del podio, con la sua creazione a base di albicocca e cioccolato. La ricetta? Ovviamente non può essere svelata, «ma posso garantire che tutti gli ingredienti – racconta Bernardeschi – sono italiani e, nei limiti del possibile, locali. A cominciare dal miele larigiano». La creazione di Stefano ha ricevuto il plauso del presidente della Federazione, Roberto Lestani. Ma c’è un altro aspetto che ha riempito d’orgoglio Stefano, che guida la storica attività, fondata nel 1927: «Sono stato premiato direttamente da Matteo Cutolo», pasticciere notissimo a livello internazionale, che nel 2010 assieme ad alti commercianti di Ercolano, trovò il coraggio di denunciare i camorristi che lo taglieggiavano: «È stata una soddisfazione doppia: vincere la medaglia di bronzo, e riceverla dalle mani di un personaggio di questo livello». Cutolo era nella giuria (insieme a Giuseppe Russi, Enrico Casarano, Fabio Orlando e Claudia Mosca) che ha valutato le colombe in base a una serie di parametri: gusto, profumo, taglio, cottura, sofficità e alveolatura”. (Articolo e foto de Il Tirreno)

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