Ivan Javorčić, mister della Pro Patria, inquadra il match contro i granata al Mannucci. Una sfida tosta, che all’andata fu equilibrata e risolta solo da un episodio a favore della squadra di Busto Arsizio.
Che partita si aspetta contro il Pontedera?
Mi aspetto una partita tosta, proprio come quella dell’andata, nella quale riuscimmo a prevalere solo perché gli episodi favorirono noi e non loro. Fu una bella partita, molto tirata ed equilibrata con i nostri esterni che si dettero battaglia con quelli granata. Al Mannucci il Pontedera si è sempre fatto valere, non sarà facile portare a casa i tre punti ma noi prepariamo ogni partita per cercare di vincere e lo faremo anche questa volta.
Cosa pensa dei granata?
Il Pontedera mi piace, è una squadra costruita con un senso logico ed ha un modo di giocare a calcio molto intelligente. Sa difendere, far girare la palla e fare gol, anche quelli più sporchi. E’ una società modello per la Serie C, perché riesce ogni anno a confermarsi in categoria con una squadra molto giovane e sempre nuova. I risultati stanno dando ragione alla società e quando vedo questi modelli di calcio e serietà posso solo essere ammirato.
State facendo un percorso incredibile. Se lo aspettava a inizio anno?
Non ci aspettavamo assolutamente di fare un percorso del genere. Siamo una neo-promossa e ci siamo affacciati a questo campionato con molta umiltà. All’inizio abbiamo incontrato qualche difficoltà, non tanto nelle prestazioni, quanto nei risultati, perché dovevamo ambientarci e capire la categoria. La partita che mi piace ricordare come un punto di svolta è quella contro l’Albissola, perché da lì in poi abbiamo inanellato tantissimi risultati importanti chiudendo il girone d’andata con 36 punti, un percorso da squadra di vertice.
Adesso l’obiettivo è rimanere nei play-off e provare a stupire ancora?
Si noi siamo lì e vogliamo giocarcela. Non ci siamo posti obiettivi, ma ci siamo imposti di preparare ogni partita per vincerla, senza fare troppi calcoli, poi arrivati in fondo tireremo le somme di quella che è stata la nostra stagione. E’ più una sfida contro noi stessi che per raggiungere un obiettivo. I ragazzi sono determinati ed è questo quello che conta, anche perché il campionato non è finito e dovremo stare concentrati fino alla fine. Voglio ringraziare anche la mia società perché è una realtà seria che non ci ha mai fatto mancare nulla, si sono messi in gioco con serietà e competenza e queste qualità pagano sempre.