PONTEDERA, UN PARI CON RAMMARICO

Esordio amaro per il Pontedera, non tanto per il pari finale quanto per il modo in cui è arrivato. I granata, pieni di under, di fronte ad un avversario quotato ed esperto hanno tenuto il campo molto bene, costruendo (e purtroppo sprecando) diverse, nitide occasioni da rete e regalando la sensazione di un gruppo già unito e molto compatto.

Il primo tempo, con più concretezza in zona gol, poteva tranquillamente finire sul 2 a 0, per cui alla rete nel finale di Calcagni, meritatissima, era lecito pensare a una vittoria di prestigio. Roba di pochi minuti, perché sul rovesciamento di fronte e a seguito di una punizione velenosa, l’incertezza di Citti regalava al Siena la palla dell’1 a 1 finale. Un infortunio che tuttavia non può cancellare quanto di buono si è visto in campo, con una difesa già di grande affidabilità con il solito inossidabile Vettori, un Della Latta stellare in mezzo al campo, bravo a difendere e a verticalizzare con classe sull’inserimento delle mezze punte. Bene anche Cais davanti (ma deve crescere in cinismo) e Bonaventura che sta tornando ai suoi livelli, ottimo per dinamismo e per la rete segnata il rendimento di Calcagni, uomo di categoria.

La cronaca della gara è quasi interamente di marca granata. Prime emozioni della stagione al 7’ con Bonaventura che dopo essersi liberato bene spara alto da pochi metri. Pochi minuti e ci prova Vettori al volo su un corner dopo schema ben congegnato ma la palla finisce a lato. Il Siena è compassato, il Pontedera morde e riparte. Al 38’ un ispiratissimo Della Latta lancia al bacio Cais che davanti a Moschin calcia alto sulla traversa.

Nella ripresa ancora Pontedera con Bonaventura che, ben liberato ancora da Della Latta non trova il tempo per la conclusione. Al 78′ granata in vantaggio: perfetto e altruistico assist di Bonaventura (ancora lanciato da Della Latta) per Calcagni che a porta vuota mette dentro per il boato del Mannucci. Due minuti dopo il Siena trova il pari: punizione velenosa di Marotta smanacciata da Citti sui piedi di D’Ambrosio che infila dentro. 1 a 1 con l’amaro in bocca, ma il Pontedera c’è.

(f.b.)

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