INTERVISTA A NATASHA CARROZZO
-Ti sei avvicinata al mondo del calcio più tardi rispetto alla tue colleghe. Quale è stato il momento in cui hai capito di voler giocare a pallone?
“La passione per il calcio c’è sempre stata, ma per molti anni ho praticato la pallavolo: ho giocato dall’under 13 fino alla prima squadra. I miei genitori non vedevano di buon occhio un mio possibile approccio più concreto al pallone. A 19 anni ho capito che non mi bastava più essere tifosa e ho iniziato a giocare. Prima ad Agliana, una realtà vicino casa, fino ad arrivare a Pontedera.”
-Sei stata assente a lungo dal campo. Per quale ragione e come è stato il rientro?
“A fine preparazione ad agosto ho subito un infortunio: una lesione di secondo grado al retto femorale, uno strappo di quasi 3 centimetri. Mi ha messo duramente alla prova dato che non avevo mai avuto un infortunio del genere. È stata una spiacevole sorpresa, non credevo che avrebbe potuto tenermi 2 mesi lontano dal campo. A fine agosto per noi giocatrici è il momento della ripresa, resa ancora più speciale quest’anno, dalla promozione in serie B. è stato difficile non condividere queste prime emozioni con le mie compagne. Ho rispettato i tempi di recupero, i protocolli di sicurezza, e finalmente domenica 8 novembre ho esordito nel nuovo campionato.
-Domenica scorsa contro l’Orobica hai segnato il secondo goal che ha regalato i primi punti in serie B al Pontedera. Come hai vissuto questo momento e quali prospettive future vedi per il tuo gruppo?
“Segnare nella mia seconda partita di campionato è stata un’emozione molto intensa, che ha in parte annullato le sofferenze dei mesi passati. Il momento più bello è stato l’abbraccio delle mie compagne dopo il goal, un gesto di ben tornata. Anche l’aver contribuito alla prima vittoria in Serie B mi ha reso molto orgogliosa. Per il futuro sono fiduciosa dei progressi che la squadra potrà fare: spero nella salvezza, sarei felice di continuare a giocare in questo campionato con le mie compagne.”
Intervista realizzata da Valentina Ulivieri.