INTERVISTA A LINDA GAVAGNI
-Come hai vissuto questo lungo periodo di stop, dettato prima dall’emergenza Covid e poi dalla squalifica?
“Inizialmente, quando la situazione sanitaria non era ancora dura, riuscivo ad allenarmi all’aperto andando a correre.
Il pensiero era quello di una situazione complessa ma passeggera, speravamo di poter ripartire al più presto. Ma non è stato così, dato l’aggravarsi del momento generale.
Mi sono chiusa in casa come tutti noi, cercando di allenarmi, ma è stata dura senza pallone.
L’impossibilità di giocarci la vittoria del campionato sul campo ci ha un po’ demoralizzato.
Una volta ripartite è arrivata la squalifica: non è stata una sorpresa. Non mi aspettavo tuttavia sei mesi: questo inizialmente mi ha molto scoraggiato. Vengo da molti infortuni, il timore era di non poter giocare nemmeno quest’anno. Ho continuato comunque ad allenarmi, fiduciosa dell’intervento degli avvocati per la riduzione dei tempi. Alla fine è andata bene.”
-Come è stato il rientro in campo?
“Ero preoccupata di non essere all’altezza della nuova categoria, soprattutto dal punto di vista fisico. Ma la voglia di ricominciare a giocare ha prevalso su ogni timore: sono contenta, non solo per me, ma anche di poter dare di nuovo una mano alla squadra.
Abbiamo bisogno di un po’ di tempo, ma sono certa che con impegno e duro lavoro, i risultati arriveranno. La volontà non manca.”
-Quanto tempo pensi ti serva per recuperare al massimo la forma?
“Non lo so, sicuramente ancora qualche partita. Nelle prossime settimane ci aspettano diverse sfide, anche infrasettimanali: questo potrebbe aiutarmi ad accorciare i tempi di recupero.
Adattarsi al ritmo della serie B non è semplice, l’allenamento è fondamentale, ma serve anche giocare. Domenica nella partita contro il Ravenna, ho avuto modo di vedere come questo campionato richieda prontezza fisica e di pensiero; qualità che vanno allenate con il tempo. Sono fiduciosa.”
Intervista realizzata da Valentina Ulivieri